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Le ultime eruzioni dell’Etna preoccupano i produttori ortofruttiferi

Per Coldiretti serve un nuovo sistema di interventi con norme celeri e ad hoc.

La ultime eruzione dell’Etna  faranno presumibilmente salire la conta dei danni nelle campagne, con cenere e lapilli che si stendono sulle serre di piante e fiori, su vigneti, su agrumeti e frutteti. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla ripresa dell’attività stromboliana dal cratere di sud-est con una nube di cenere e lapilli alta 10 chilometri.

“Un’ulteriore dimostrazione che non si tratta di una emergenza, ma di un cambiamento strutturale del comportamento del vulcano che – sottolinea Coldiretti – necessità l’avvio di un nuovo sistema di interventi che salvaguardi anche gli imprenditori agricoli con norme celeri e ad hoc”.

“Si tratta – conclude la Coldiretti – di una vera e propria calamità quotidiana che le aziende agricole devono affrontare con l’impiego massiccio di manodopera. Per la pulizia di strutture e coltivazioni serve tempo, acqua e quindi con costi insostenibili”.

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